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Un ciclo di seminari e proiezioni didattiche

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Da [Europe Solidaire Sans Frontières]

FOUCART Stéphane, 15 febbraio 2014

Venerdì 14 febbraio Barack Obama si è recato in California a verificare i danni dell'eccezionale siccità che imperversa dall'inizio dell'inverno. Per...

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inondazioni storiche con le quali il paese è alle prese da parecchie settimane [VEDI]. In quanto alla Francia, anch’essa è stata colpita da questa tempesta improvvisa dopo aver subito dalla fine di dicembre l’allagamento ripetuto di parecchie città bretoni. Molti di questi eventi si inscrivono nella tendenza pesante del riscaldamento anche se nessuno considerato isolatamente può essere attribuito al cambiamento climatico. In un mondo più caldo, gli scienziati prevedono un'intensificazione di alcuni estremi meteorologici, come il peggioramento delle siccità nelle zone aride, l'intensificazione delle forti precipitazioni nelle regioni umide o ancora l’allagamento più probabile delle zone costiere.

GLI ANELLI DELLE GRANDI SEQUOIE AMERICANE

«Viviamo una tale situazione per il sesto anno consecutivo», spiega Lynn Ingram, professoressa di scienze della terra all'università di California a Berkeley, in merito alla situazione californiana. «Ci sono certo dei cicli, ma c'è inoltre la tendenza collegata al riscaldamento». A suo parere «la siccità in corso sta per diventare la più grave da circa cinque secoli». Gli anelli delle grandi sequoie californiane portano le tracce di un episodio eccezionale di penuria d'acqua che risale all'anno 1580: «Ciò che succederà nel corso dei prossimi due mesi permetterà di dire se sarà superato questo record», aggiunge la prof.ssa Ingram. La situazione californiana, pur estrema, non è isolata. Circa il 40% del territorio statunitense, soprattutto nell'Ovest, a metà febbraio era in stato di siccità. «In generale ci si aspetta che con il cambiamento climatico piova sempre di meno nelle zone aride e si piova sempre di più nelle zone dove già piove molto», spiega Robert Vautard, ricercatore (CNRS) al Laboratorio delle scienze del clima e dell'ambiente. «Siamo quasi certi, ad esempio, che nell'Europa settentrionale le precipitazioni aumenteranno.» Da un rapporto speciale pubblicato, il 10 febbraio dal Met Office, la probabilità di precipitazioni estreme sul Regno Unito è aumentata notevolmente in questi ultimi decenni. Un episodio di forte pioggia che tra il 1960 ed il 1970 aveva una probabilità su 125 di prodursi, ha oramai una probabilità su 85 di succederei. Infatti, secondo il Met Office, il cumulo attuale delle precipitazioni invernali sulle isole britanniche è «uno dei più importanti, se non il più importante, da almeno 248 anni.»

 

NON E' UN FENOMENO ISOLATO Anche l'Ovest della Francia patisce per queste piogge interminabili e per le inondazioni. «Questo tipo di eventi estremi non succede per effetto di un unico fenomeno», precisa il climatologo Christophe Cassou, ricercatore (CNRS) al Centro europeo di ricerca e di formazione in calcolo avanzato. «Per quanto è successo in Bretagna, è stato anche necessario che queste precipitazioni capitassero al momento delle grandi maree.» Nel futuro, l’innalzamento dei mari – altra conseguenza del cambiamento climatico – peggiorerà ulteriormente questo punto. Il Met Office nota che il livello della Manica è salito in un secolo di 12 cm e che «bisogna aspettarsi un ulteriore aumento, da 11 cm a 16cm, da adesso al 2030.». Ciò che ostacolerà il deflusso dei fiumi ed aumenterà il rischio di piene. Lavori più esplorativi cercano di determinare se la stessa circolazione atmosferica è in corso di cambiamento. Per Stefan Rahmstorf, professore all'Istituto di ricerca di Postdam sugli effetti del cambiamento climatico, una parte delle stranezze meteorologiche di questi ultimi anni hanno una causa comune: una tendenza del «jet stream» ad ondeggiare più che di consueto.

IL PERCORSO TORTUOSO DEL JET STREAM Questa corrente atmosferica di altitudine gira ondeggiando da ovest a est attorno alla Terra, e «sono precisamente questi meandri che portano dell'aria freddissima in alcuni posti e dell'aria calda in altri», spiega questo ex consigliere del governo tedesco per il clima. «Sembra che siano più frequenti situazioni in cui il jet stream descrive un percorso molto tortuoso. Ora, sono queste sinuosità che portano ad eventi meteorologici estremi.» «Abbiamo analizzato le inondazioni dell'Elba nel 2002, la canicola del 2003 in Europa Occidentale e quella del 2010 in Russia, le inondazioni del Pakistan nel 2010 così come le recenti canicole americane, ed anche l'ultima grande piena del Danubio nel giugno 2013», spiega Rahmstorf. «Pensiamo che tutti questi fenomeni sono collegati ai meandri sempre più accentuati del jet stream.» L'analisi dei fenomeni che hanno segnato l'inverno in corso rimane da effettuare, ma, secondo Rahmstorf, potrebbe rivelare un collegamento dello stesso tipo. Quanto a sapere se queste sinuosità accentuate del jet stream sono legate al cambiamento climatico, alcuni ricercatori ne dubitano. Per altri, come Rahmstorf, il legame si potrebbe spiegare con il forte riscaldamento dell'Artico, che favorirebbe il fenomeno. In tal caso, spiega il ricercatore tedesco, non ci si dovrebbe aspettare sistematicamente inondazioni in Gran Bretagna o siccità in California, ma una meteo sempre più strana. Stéphane FoucartGiornalista a Le Monde

 

 

 

 

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