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Nel più bel film di Virzì -Caterina va in città- nel normale liceo che la ragazzina frequenta vige il seguente principio: “i “ricchi” (ed i loro figli) sono di sinistra, i “poveri” sono di destra!”.Naturalmente per ricchi si intendono gli insegnanti, gli impiegati e gli artigiani; i veri ricchi sono oltre il loro orizzonte, vivono fuori portata ai Parioli, frequentano altri posti ed altre scuole...Allora, nel 2003, si poteva pensare ad una situazione tipicamente romana, città inguaribilmente plebea.Oggi i forconi si distendono in tutto il paese e, non sembri un paradosso, soprattutto nelle due città ex industriali, devastate dal liberismo capitalista cioè Torino e Genova.Per una parte non piccola di negozianti rovinati dalla rovina dei loro clienti, per l'esercito di disoccupati e precari non sembra esserci altro sbocco che una protesta confusa a cui si sovrappone un'agguerrita presenza fascista. Non mancano purtroppo gli apprendisti stregoni dei centri sociali che vedono nel ribellismo diciannovista un segno ed un seme di rivolta popolare. Grillo.. lasciamo perdere!Il vero problema è che manca una risposta di massa di sinistra alla crisi. Il sindacato confederale, che dovrebbe rappresentare gli interessi anche dei “non garantiti”, ha abdicato persino a quello ben più ristretto di difesa degli stessi iscritti e sottoscrive ogni sopruso dei padroni e del governo.Sono terribilmente lontani i tempi in cui la FIOM organizzava i treni per Reggio Calabria, per dare una opposta direzione, risultata poi vittoriosa, alla ribellione fascista della città.La cosiddetta sinistra parlamentare (Sinistra solo per Berlusconi..) continua il suo delirare su Renzi ed a prospettare riforme istituzionali -sembrano l'unico problema del paese- nel segno di una sempre più asfissiante centralizzazione del potere.Sta a noi cominciare ad organizzare “tutto il resto”. Tutto quello che non è Confederazioni, PD e satelliti vari. Dando risposte di obbiettivi concreti ed organizzazione anche ai disperati.Non mancano tra i cittadini  persone attonite e preoccupate, memori della Storia e dei decenni di progresso purtroppo alle spalle, che attendono solo un canale per organizzarsi, resistere ed attaccare finalmente.

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