alla domanda di cambiamento presente in larghi settori popolari su cui viene scaricata ingiustamente la crisi di un sistema finanziario e di un modello di sviluppo che opera all’insegna della speculazione e del profitto privato. Rilanciamo la lotta per il cambiamento e la giustizia sociale con l’unità e la solidarietà di tutti i lavoratori e i ceti popolari.
Torino, 8.1.2014
Comitato promotore
Qui sotto il testo del volantino che puoi scaricare in pdf
La crisi economica alimentata sempre più dalle politiche dell’austerità rivolte a garantire le rendite finanziarie e i profitti per le grandi aziende, ha duramente colpito in questi anni le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e vasti strati popolari (artigiani, commercianti e lavoratori indipendenti con bassi redditi).
Per questo siamo contro il governo dell’austerità Letta-Alfano, e i governi locali (Torino, Piemonte) che gestiscono queste politiche con privatizzazione e taglio dei servizi pubblici e sociali.
# UNITA’ E SOLIDARIETA’ Nella nostra città un mese fa c’è stata una mobilitazione popolare molto vivace, ma anche molto confusa sui contenuti rivendicativi e indirizzata da forze politiche e padronali che non sono certo le vittime di questa crisi.
Per costruire una vera alternativa che difenda l’occupazione, i salari e i redditi e dia futuro ai giovani serve l’unità del mondo del lavoro, la solidarietà dei diversi settori popolari e non la contrapposizione alimentata dall’estrema destra, nemica da sempre della giustizia sociale e della partecipazione democratica dei cittadini.
# chi+ha+paghi Per risolvere i problemi di occupazione, reddito, servizi serve un maggiore intervento pubblico reperendo le risorse necessarie là dove ci sono. In Italia l’1% possiede una ricchezza pari a quella del 60% meno abbiente; 10 milioni di persone sono sotto la soglia di povertà.
Per questo bisogna sostituire l’IMU sulla prima casa con una patrimoniale sulle grandi ricchezze sopra agli 800.000 euro; mettere un tetto a pensioni e stipendi d’oro; aumentare le tasse su rendite finanziarie e alti redditi, diminuirle per lavoratori e redditi bassi; colpire la grande evasione fiscale.
Vogliamo tagliare (non la sanità, la scuola e i servizi pubblici, come stanno facendo) ma le vere spese inutili: le spese militari, gli aerei F-35, la guerra in Afghanistan e in altre parti del mondo, la TAV e le altre grandi opere dannose, utili solo a costruttori e speculatori.
# lavoro x tutti Vogliamo un Piano per il Lavoro per un milione e mezzo di nuovi posti; politiche industriali per produzioni ecosostenibili: nel risparmio energetico e le rinnovabili, nell’agricoltura di qualità, nella messa in sicurezza dal rischio idrogeologico e sismico; nella cultura e nel patrimonio artistico; nel diritto alla salute; per creare asili nido, riqualificare scuola, università e ricerca. Nazionalizzare ILVA, Fiat e le aziende che chiudono. Ridurre l’orario di lavoro, cancellare la controriforma delle pensioni.
Introduciamo un reddito per i disoccupati, per favorire l’inserimento al lavoro e agli studi.
# dire NO a questa Europa L’Unione Europea ha finora finanziato le banche e gli speculatori con i soldi di lavoratori e pensionati e con quelli sottratti alle spese sociali. Respingiamo le politiche economiche e i trattati europei che peggiorano ancor più la crisi economica, per strategie di difesa dell’occupazione, dei redditi e dei servizi sociali. Sui trattati internazionali decidano i cittadini con referendum.
COMITATO PROMOTORE NO AUSTERITA’
Per adesioni e-mail: noausterita@gmail.com
PER LA DIFESA DEI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE E LA DEMOCRAZIA NATE DALLA LOTTA ANTIFASCISTA
LAVORO
REDDITO
PER TUTTI SERVIZI