Giovedì 23 gennaio 2014
alle 21.00
presso la CUB Piemonte
Corso Marconi 34, Torino
sarà presente l’autore
Il ’69 operaio, celebrato come episodio minore e erroneamente separato dal ’68
studentesco, non fu affatto, come si pensa comunemente, un evento solo italiano.
Dal 1968 al 1973 un’ondata di scioperi e di proteste operaie scosse vari paesi del mondo:
dall’Occidente all’America latina, ai paesi dell’Est.
Quelle lotte erano il risultato di un comune processo di industrializzazione che si era
affermato nei vari paesi dopo la seconda guerra mondiale, ed ebbero per protagonista una
classe operaia che si era rinnovata nella sua composizione.
Tale mutamento strutturale portò con sé anche un cambiamento della coscienza della
classe e delle rivendicazioni nuove per le quali lottare.
Erano idee e propositi che non calavano dal cielo, ma sorgevano dal vivo dell’esperienza
lavorativa e sociale in senso lato.
Nuove forme di organizzazione e di lotta si affermarono, sovente in contrasto critico con
quelle tradizionali del movimento operaio. Non mancarono momenti di contrasto, di
discussione e di confronto in un mondo che si pensava avesse ancora una prospettiva.