film di Joseph Losey è considerato, con Orizzonti di gloria di Stanley Kubrik, il capolavoro del cinema antimilitarista del dopoguerra. E' un film di guerra in cui non si spara un colpo fino all'esecuzione finale. E' la storia di un soldato inglese, da tre anni in prima linea, che viene stordito dal vicino scoppio di una bomba. Traumatizzato ed inorridito decide di tornare a casa dove scopre il tradimento della moglie. Mentre ritorna al fronte viene arrestato come disertore e gli alti comandi decidono la sua fucilazione entro 24 ore per intimidire i suoi commilitoni, nell'imminenza di un attacco suicida. Il processo sarà solo una formalità, ma non così la vivrà l'ufficiale incaricato della sua difesa (Dirk Bogarde) che resterà segnato dall'umanità dell'accusato. L'autore della pellicola si era auto esiliato dagli Stati Uniti per sfuggire, lui comunista dichiarato, al maccartismo. Giunto in Europa ci regalò una serie straordinaria di film, dal Servo a Messaggero d'amore, allo stupefacente Don Giovanni, una fedelissima trasposizione di Mozart che però inizia in modo anomalo con la citazione di Gramsci “...il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati.”, citazione che illumina tutta l'opera di una luce nuovissima.Non stupisce che il film di un autore del genere abbia incontrato vita difficile, malgrado il premio di Venezia al protagonista Tom Courtenay, è sparito dagli schermi e mai comparso nelle televisioni, introvabile persino in Internet.Fortunatamente a fine dicembre è stato pubblicato e messo in catalogo da IBS.
VENRDI 21 MARZO
in Via Santa Giulia 64 2° Piano
ORE 19 CENA
ORE 21 proiezione "Per il re e per la patria"
di Joseph Losey